A new way of working - STREAMING
Un piano per il lavoro, partendo dai numeri.
DUE ANNI DI STUDI. UNA FOTOGRAFIA SORPRENDENTE.
In live streaming e dal vivo,
Gianluca Spolverato ci racconta l’Italia del lavoro, la MASTERCLASS di SHR Italia del 2023.
I risultati di studi e ricerche di più di due anni, per offrire un quadro aggiornato, utile e ricco di stimoli,
per chi vuole impostare un piano per il lavoro che viene.
90 posti a sedere disponibili
Programma:
- L’Italia è un Paese in cui si lavora poco, o meglio pochi lavorano tanto.
Il tasso di occupazione è tornato a salire, ma siamo lontani dai tassi dei principali paesi UE.
I giovani sono poco attratti dal lavoro, anche quando il lavoro c’è.
Il fenomeno delle grandi dimissioni è significativo, ma i numeri dicono anche altro.
A breve i pensionati saranno di più dei lavoratori, con una spesa previdenziale in forte aumento.
- L’Italia è un Paese di piccole e piccolissime imprese, ma il lavoro lo danno le grandi aziende.
Sopra i 1000 dipendenti ci sono poco più di 700 imprese, e molte non sono italiane.
Il numero degli occupati è inversamente proporzionale al numero delle imprese.
Le aziende piccole e piccolissime non sono vere imprese, dobbiamo metterci d’accordo sul significato.
La pubblica amministrazione è ancora un mondo a parte, e forse è meglio così.
Il numero di addetti alla PA è comunque in percentuale molto inferiore rispetto agli altri Paesi avanzati.
- L’Italia è un Paese che sta invecchiando, senza un ricambio, e per fortuna ci sono gli stranieri.
La presenza degli stranieri è in linea con quella dei maggiori paesi europei.
L’aspettativa di vita dipende da dove vivi, e le differenze sono grandi.
Non parliamo delle differenze di genere, perché i dati sono sconfortanti.
Esiste un notevole divario nei salari non solo tra uomini e donne, ma anche tra generazioni, e ruoli.
- L’Italia è un Paese che vive di furberie e irregolarità, a danno di tutti.
C’è ancora tanto lavoro nero e sommerso, e la maggior parte delle aziende è irregolare.
Pochi pagano le tasse e non sempre conviene pagare regolarmente.
L’evasione fiscale e contributiva è vicina ai 100 miliardi di euro all’anno, di cui solo il 4% viene recuperato.
Contratti collettivi, oltre un terzo è pirata, e la gran parte non è rinnovata da anni.
- L’Italia non è un Paese per lavorare migliore o peggiore di altri.
Si entra nel mondo del lavoro con contratti a tempo, ma poi il lavoro è stabile.
Il problema non è tanto il salario, ma la produttività, e i dati parlano chiaro.
I numeri del reddito di cittadinanza sono impressionanti, ma di più quelli della povertà lavorativa.
Il contenzioso del lavoro è scarso ed è drasticamente diminuito, il problema semmai è la giustizia.
- L’Italia è un Paese in cui le norme cambiano continuamente, e non è un bene.
I problemi al lavoro non hanno a che fare con le norme, ma con le relazioni.
Tutti i soggetti che intermediano sono in crisi: associazioni, esperti, istituzioni.