Legge di bilancio: le nuove regole per gli impatriati e il rientro dei cervelli
Cambia tutto per i lavoratori impatriati a partire dal 2024. Le agevolazioni fiscali per il rientro dall’estero dei “cervelli” italiani in fuga o per l’attrazione di professionisti stranieri in Italia si ridimensionano rispetto a quanto previsto negli ultimi quattro anni. Il Consiglio dei ministri nella seduta dello scorso 16 ottobre 2023 ha approvato, tra gli altri, anche un importante decreto legislativo attuativo della legge delega per la riforma fiscale dedicato alla fiscalità internazionale nel quale, all'articolo 7, è stata introdotta una modifica in senso restrittivo del regime per i lavoratori impatriati attualmente disciplinato dall'art. 16 del d.lgs. 14 settembre 2015, n. 147.
In attesa dell’approvazione definitiva della misura, approfondiremo insieme cosa prevede il nuovo regime e quali sono le principali differenze con le previsioni in essere prima della riforma.
Proveremo, inoltre, a dare una prima risposta ad alcuni importanti quesiti:
Cosa succede a chi sta già beneficiando del vecchio regime impatriati?
Per chi sta già beneficiando del vecchio regime, sarà possibile richiedere alla scadenza dei primi 5 anni la proroga dei benefici per ulteriori 5 anni come previsto dalla legge pre-riforma?
Cosa succede a chi è rientrato in Italia nella seconda metà del 2023 ma poteva applicare il regime solo a partire dal 2024?
Basta iscrivere la propria residenza anagrafica in Italia entro dicembre 2023 per poter beneficiare del regime precedente?
Il regime non sarà più applicabile per i lavoratori che rientrano/fanno ingresso in Italia nell’ambito di un trasferimento infragruppo?
Posso applicare il nuovo regime se rientro dall'estero ma non ero iscritto all’AIRE?
Ne parliamo con Barbara Peressoni, Head of HR Strategy di SHR Italia, e Francesca Gortan, Consulente legale di WI LEGAL durante la diretta streaming di martedì 28 novembre, dalle 15 alle 16.