È stato sottoscritto oggi l’accordo di rinnovo del Contratto collettivo nazionale di lavoro logistica, trasporto e spedizione, scaduto il 31 dicembre 2019.
Le 24 associazioni datoriali che rappresentano le aziende del settore (Anita, Confetra e Conftrasporto) hanno siglato con i sindacati il rinnovo del contratto di lavoro per la parte economica. Il contratto coinvolge oltre un milione di addetti, dai rider agli autisti, fino ai camionisti. Figure che durante la pandemia hanno visto crescere di molto il loro lavoro.
“Per le organizzazioni datoriali, questo accordo dimostra il senso di responsabilità di tutte le parti coinvolte, datoriali e sindacali, che in un momento non facile hanno saputo trovare una sintesi equilibrata tra le giuste aspettative dei lavoratori e le difficoltà delle aziende. D’altra parte, non si poteva fare altrimenti per un contratto che, rivolgendosi ad una platea di oltre un milione di addetti, rappresenta un riferimento indispensabile per tutte le imprese la cui attività rientra nella filiera logistica qualunque sia la modalità con la quale viene svolta”, commenta il presidente di Confetra Guido Nicolini.
Entrando nel merito, il rinnovo, tenuto conto della situazione emergenziale in atto, si è concentrato sulla parte economica riconoscendo ai lavoratori un importo medio a regime di 104 euro mensili, per una durata del nuovo contratto fino al 31 marzo 2024, a cui va aggiunta una somma una tantum di 230 euro per il periodo di carenza contrattuale.
L’aumento sarà corrisposto per 90 euro sui minimi tabellari, riparametrandolo per i diversi livelli; in parte come elemento distinto della retribuzione (10 euro), pagato per 13 mensilità e senza incidenza su alcun istituto contrattuale, e in parte (4 euro) andrà a rafforzare la bilateralità del settore, con un aumento della contribuzione ad EBILOG (€ 2,5/mese) e SANILOG (€ 1,5/mese).
Le modalità di versamento degli aumenti pattuiti, che certamente rappresentano un impegno non piccolo per molte aziende del settore, sono state previste in modo da risultare, per quanto possibile, coincidente con l’auspicata ripresa produttiva che, a detta di tutti, farà esplodere la domanda di merci e quindi potrà consentire alle imprese di recuperare, almeno in parte, quanto perso nei mesi dell’epidemia.
Chiudono l’intesa gli Avvisi comuni sottoscritti il 3 dicembre scorso per sollecitare politiche governative su una serie di temi strategici per il settore (tra cui costo del lavoro, infrastrutture e legalità) e l’impegno delle parti da oggi al prossimo rinnovo a modernizzare il contratto per allinearlo ai cambiamenti in atto all’interno della filiera.
“La firma di oggi evidenzia il valore, la bontà e l’unicità del contratto, e consolida il rapporto tra le parti sindacali e datoriali, che l’hanno sottoscritto in modo unitario. Il rinnovo oggi sottoscritto garantisce certezza ai lavoratori e alle imprese in un momento critico come quello della pandemia e dà una prospettiva al Paese con un contratto collettivo coerente con i tempi, guardando alla digitalizzazione e al rinnovamento che sta coinvolgendo tutto il settore della logistica. Si condivide inoltre con i sindacati un importante passaggio politico per rilanciare il settore attraverso gli investimenti sulle infrastrutture, promuovendo la legalità e attuando un’adeguata riduzione del costo del lavoro”, commenta il presidente di Fai-Conftrasporto Paolo Uggè.
Data di pubblicazione
24 Marzo 21
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